Dal 28 febbraio all’8 aprile quattro incontri su Zoom. Iscrizione necessaria da oggi fino al 27 febbraio su S.O.F.I.A Id 90785, oltre all’iscrizione ai singoli incontri dai link.
Il progetto “La fabbrica dei Nobel: da Carducci a Fo” prevede la
costituzione di una rete delle Scuole secondarie di secondo grado che abbiano assunto il progetto nel loro Piano Triennale dell’Offerta Formativa, in rapporto agli obiettivi e alle azioni richieste dal bando MIUR.AOODGOSV. REGISTRO UFFICIALE(U).0007760 del 28-‐06-‐2017-
È un progetto di ricerca-‐azione congiunta tra scuole, in collaborazione con Università e associazioni disciplinari,
articolato in sei piste di lavoro strettamente interrelate:
1. “Nobelissimi”;
2. “Nobel mancati”;
3. “Nobel perché?”;
4. “L’Italia e il mondo al Nobel”;
5. “I Nobel a scuola”;
6. “Nobel e best-‐seller in libreria”.
L’obiettivo del progetto è duplice: sollecitare gli studenti
a interrogare il giacimento simbolico della nostra tradizione letteraria attraverso i premi Nobel, per comprendere l’immaginario culturale contemporaneo e,
soprattutto, motivarli alla lettura e alla scrittura, favorendo l’acquisizione
di competenze digitali per la divulgazione dei prodotti;
condividere la ricerca e la riflessione dei docenti intorno al canone scolastico
del Novecento.
Lo studio della letteratura, proposto attraverso una didattica partecipata e interattiva, consente ai giovani di ritrovare nell’esperienza diretta della lettura
e della scrittura il “valore sociale” della interpretazione dei testi, della
comunicazione e dell’espressione creativa e perciò promuove le competenze
trasversali di cittadinanza.
Il modello metodologico di riferimento è quello della ricerca-‐azione sperimentato nel progetto nazionale Compìta, che ha indicato
una linea di efficace collaborazione fra scuola e università nel campo
della ricerca didattica sul curriculum dell’Italiano, tanto più urgente
nella scuola trasformata dalla Legge 107/2015.
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PRIMA BIBLIOGRAFIA
D. Marcheschi e R. Giuliani, L’alloro di Svezia. Carducci, Deledda, Pirandello, Quasimodo, Montale, Fo. Le motivazioni del premio Nobel della letteratura. Monte Università Parma, 2007
I premi Nobel italiani, Bologna SEPS 2015, 2 voll.
Carducci, primo scrittore Nobel italiano, in RAISTORIA
Marcello Fois, Quasi Grazia, Einaudi 2017
Niva Lorenzini, La poesia di Quasimodo tra mito e storia Mucchi ed 93
Beatrice Alfonzetti La voce di Dario Fo in RAILETTERATURA
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IL PROGRAMMA
Le due mezze giornate del convegno sono suddivise in tre unità tematiche intese a richiamare i lavori d’aula emersi dalle schede inviate dalle scuole partecipanti. L’argomento è sintetizzato dal titolo dell’intervento del docente dell’università. Ad eccezione dell’ultima lezione – che ha carattere di sintesi traguardando l’arte nel Novecento da una prospettiva discosta come quella del “Ballo Excelsior” – le altre cinque saranno introdotte da un docente di scuola, a cui è riservato il doppio compito di evidenziare in modo schematico il lavoro d’aula e, a intervento concluso, di dare la parola agli studenti i cui lavori afferiscano direttamente o indirettamente alla sessione. Non sono stati selezionati fra i partecipanti chi dirà cosa, per due ragioni: il gran numero di classi coinvolte e la condizione diffusa di work in progress degli approfondimenti. Si chiede a tutti di preparare domande o brevissime osservazioni specifiche sullo studio svolto o in corso, così da creare un vero confronto seminariale fra gli studenti e gli insegnanti e introdurre sguardi nuovi o non contemplati dal percorso tracciato dalla relazione scientifica. I “prodotti” finiti delle singole classi o scuole saranno raccolti e resi pubblici in un momento successivo, secondo modalità che il CTS stabilirà.
Come si vede dal programma, gli ambiti in cui ciascuno può collocarsi riguardano il romanzo, al quale sono dedicate due sezioni, una con respiro più internazionale l’altra collocata in un orizzonte più italiano e regionalistico; una al caso Bob Dylan e alla dissoluzione delle forme letterarie convenzionali; una al teatro che il Nobel a Dario Fo rilanciava nelle sue molteplici declinazioni; una alla poesia il cui valore e senso sociale Montale interrogava in termini paradigmatici proprio a Stoccolma.
La sera del 17 dicembre, alle 20 e 30, al Cinema Massimo, vicinissimo al Rettorato sede del seminario, verrà trasmesso il film di Lizzani Lo svitato.
Il seminario è inserito sulla piattaforma SOFIA come progetto: “La fabbrica dei Nobel: da Pirandello a FO”. Si segnala a chi non può essere a Torino che è possibile seguire a distanza il seminario grazie alla diretta streaming all’indirizzo www.unito.it/media.
Dal 28 febbraio all’8 aprile quattro incontri su Zoom. Iscrizione necessaria da oggi fino al 27 febbraio su S.O.F.I.A Id 90785, oltre all’iscrizione ai singoli incontri dai link.