Stefano Rossetti sul sito Compita fb ha scritto:
Buongiorno a tutte le amiche e gli amici di “Compita”. Due valutazioni, naturalmente provvisorie, sul progetto, dopo la conclusione della prima prova scritta dell’esame. La prima: sarà che i compiti degli ultimi anni non sono malaccio, ma mi sembra che la direzione sia quella giusta. Abbandono del nozionismo, in qualunque forma si presenti; costruzione di una consapevolezza soggettiva, e di un giudizio sul “valore” che la letteratura può assumere; capacità di cogliere ed attivare i legami fra diversi ambiti del sapere ( ovviamente, non solo letterario ): quante cose ci siamo detti in questi anni su questi temi? A me sono servite tantissimo, e le ho ritrovate stamattina nell’approccio dei miei studenti al compito. Mi inorgogliscono anche le scelte, che certamente sono legate al “clima compitesco”: in una classe delle Scienze Applicate ( come dice una mia collega, “non una classe di Liceo” …. ) su 19 studenti ben 9 hanno svolto la tipologia A, e 3 il saggio breve di ambito artistico-letterario. Per me, bene!! La seconda: grazie alle colleghe che hanno sostenuto il progetto. Un grazie mai abbastanza forte. Speriamo di trovare le energie e le forme per tenerlo in vita. A presto!
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Concordo con Stefano nel giudizio complessivo sulle prove di quest’anno e sull’importanza del nuovo approccio portato da Compita alla didattica dell’italiano. Per un discorso più articolato rimando a questi link:
https://tuttequestecose.wordpress.com/2015/06/17/i-voti-alle-tracce1/
https://tuttequestecose.wordpress.com/2015/06/20/i-voti-alle-tracce-2/
Cari, grazie a Compita anche una quindicina di miei alunni maturandi di un ITES serale hanno scelto la tipologia B àmbito artistico-letterario e 2 la tipologia A, su un totale di 41 alunni. E’ una bella soddisfazione.
Anch’io mi associo al “grazie mai abbastanza forte” del prof. Rossetti. A prestissimo
Filomena Montella
Sulla Prima prova d’Esame che posso dire? Dico che gli argomenti scelti dal MIUR sono interessanti e sono piaciuti ai ragazzi, tutti abbordabili dai miei studenti. Ma è stata snaturata la tipologia B, la scrittura saggistica documentata! Ho sentito alla radio che la ministra Giannini avvertiva i ragazzi di questa novità: “meno documenti nella TIP.B, per consentire agli alunni di elaborare più liberamente il proprio pensiero” (non sono le testuali parole, ma questo era il concetto). Ma allora che scrittura documentata è? Per ogni prova di TIP.B (Saggio breve/Art. giornale) vi sono 3 trafiletti di documenti? Così è finita la scrittura documentata! Almeno lo scorso anno era dignitosa la prova di TIP. B, né troppi né pochi i documenti di corredo. A questo punto sarà meglio lasciare solo temi. Questa non è più una scrittura documentata!
RICEVUTO DA DANIELA FISANOTTI, LICEO BOTTA –
A una settimana dalla fine dell’esame, mi associo alle osservazioni di Stefano e unisco qualche elemento. E’ uscita (direi bene, scusate se sono contenta) la mia classe-Compìta,uno scientifico-linguistico e 15 su 27 hanno scelto l’analisi del testo. Riflettendo durante e soprattutto dopo la correzione, ho notato che le richieste, meno numerose e pedanti, hanno certo consentito ai migliori di mostrare le competenze acquisite, ma hanno anche permesso ai più teneri di svolgere il lavoro in maniera accettabile e trovare riparo e conforto magari proprio nel soffermarsi sulle difficoltà “comuni a tutte le generazioni” (an. 2.1): il lavoro di riappropiazione e valutazione di tre anni è servito! Ancora una volta, poi, capisco l’importanza di mettere da parte come piccolo patrimonio la lettura dei romanzi del ‘900, a partire almeno dal terzo anno : è stata una fortuna,per noi, aver dedicato un approfondimento a Calvino e letto anche “Il sentiero”, méta a cui con la storia della letteratura saremmo arrivati a stento.
Contrasta con questo po’ di entusiasmo la constatazione di non essere stati abbastanza pronti per affrontare in modo davvero esaustivo l’approfondimento proposto: nonostante il piccolo tesoro a cui ho accennato, i riferimenti a “poesie e romanzi” che trattassero il tema richiesto sono apparsi esigui e le riflessioni e i collegamenti da loro proposti a volte azzardati.
Questo elemento in particolare mi ha fatto capire quanto sarebbe proficuo collaborare più e meglio con gli insegnanti di lingue straniere: i riferimenti a Dickens (quasi esitavano…) mi sono parsi opportuni e penso che l’obiettivo, come detto anche a Tivoli, non sia accaparrarci romanzi ‘altrui’, ma costruire un panorama unico a cui i ragazzi, forniti dei necessari strumenti, possano attingere.
Sono certo affermazioni scontate, ma spero possano dire che il mio primo percorso-Compìta è stato un buon successo e non posso che ringraziare quante/i hanno ideato e portato avanti questo progetto.
Grazie a tutte/i, buone vacanze.
Concordo assolutamente con Stefano e Magda…la direzione è quella giusta..lo spirito COMPITA si percepisce nettamente . I ragazzi preparati secondo le procedure elaborate e discusse durante i seminari hanno lavorato bene…anche io ho avuto 7 analisi del testo e 3 saggi di ambito artistico-letterario su 21. È’ un corso CAT, non un liceo !!!!
Son soddisfatta soprattutto della” reinterpretazione” ..
Speriamo di poter proseguire in nostro lavoro con nuovi incontri, seminari e confronti…
Tanti cari saluti e buone vacanze