IL TEMA DEL CORPO NELLA LETTERATURA DEL SECONDO 900: MAGRELLI E ARMINIO

IL TEMA DEL CORPO NELLA LETTERATURA DEL SECONDO 900: MAGRELLI E ARMINIO
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ADRIANA PASSIONE Passione
Il contributo intende indagare le diverse modalità con le quali si dispiega il tema del corpo negli scritti di Valerio Magrelli e Franco Arminio. Se per Magrelli il corpo è chiuso come una muraglia, si fa condominio di carne, soffre la separazione fra l’io e il mondo, per Arminio «bisogna prendere casa nel mondo, / dare confidenze a un muro, / alla curva di una strada. / Così quando moriamo / muore il corpo / e noi siamo immortali / perchè siamo in un rovo, / nella tasca di un cappotto / nella gamba di un tavolo».
Il tema del corpo chiama in causa la definizione dell’io, ma se Je est un autre ciò che resta è la sua traccia nel divenire, nel lavorio del tempo. Il corpo del padre, il corpo della madre, il corpo del figlio non sono lo stesso corpo eppure l’uno spiega l’altro, e nell’altro si trasmuta.
In una dialettica binaria che pone in relazione il prima e il dopo, il dentro e il fuori, l’io e l’altro, si cercherà di delineare assonanze e dissonanze fra due autori molto diversi ma ossessionati dallo stesso tema e per entrambi i quali la poesia e la prosa si rivelano codici intercomunicanti volti alla ricerca di una parola capace di incarnare l’anima nel corpo.

L’ANIMALE E LE SUE TRASFORMAZIONI NEL ROMANZO DEL 900

L’ANIMALE E LE SUE TRASFORMAZIONI NEL ROMANZO DEL 900
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CIUDITTA GROSSO, L’Ibrido e l’animale nella letteratura del secondo Novecento. Un percorso didattico
Il rapporto tra l’uomo e l’animale è sempre stato improntato all’unità o alla separazione. Nel tempo del mito uomini e animali potevano comunicare; poi l’uomo si è posto su un piano superiore, eppure ha continuato a sentire l’animale come un altro sé: “L’animale è infatti l’immagine nello specchio che ci fa vedere chi siamo, ma non è noi, è un altro”.  ….
La letteratura del Novecento ci ha raccontato questo rapporto con l’animale e con l’ibrido, metafora «per taluni riemergente come minaccia, per altri risonante come un’età dell’oro da anelare in modo nostalgico»
Il contributo si propone di individuare un possibile percorso didattico all’interno della letteratura del secondo Novecento.Grosso

IL CONDOMINIO (2) NEL ROMANZO DEL 900: GADDA E BUZZATI

IL CONDOMINIO (2) NEL ROMANZO DEL 900: GADDA E BUZZATI
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IDA CRISPINO, Crispino
L’introduzione dello spazio condominio nella narrativa della seconda metà del XX secolo comporta una trasformazione profonda non solo delle vicende narrate, ma anche della struttura della narrazione. Il presente contributo intende analizzare le opere di due autori che, tra i primi in Italia, comprendono la portata innovativa di questo spazio ‘artificiale’: Carlo Emilio Gadda e Dino Buzzati.

IL TEMA DEL CONDOMINIO NEL ROMANZO DEL 900

IL TEMA DEL CONDOMINIO NEL ROMANZO DEL 900
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EMIRA ARMENTANO, Il “condominio” in letteratura: da LUOGO della modernità a NONLUOGO della post-modernità.
Quando il condominio si trasforma in iper-centro-inclusivo.  Armentano (1)Armentano (1)Se la letteratura è creatrice di mondi e i mondi letterari sono a loro volta contenitori di storie, i testi del ‘900 e del nuovo millennio non possono che ri-vedere, re-immaginare, ri-semantizzare i luoghi della modernità per farne non solo lo spazio-cornice delle proprie narrazioni ma anche, e soprattutto, lo spazio simbolico attraverso cui capire e analizzare la contemporaneità.
In tale ottica il presente contributo si sofferma sullo “spazio-condominio” – quale luogo aggregativo sociale tipico della modernità e della postmodernità – in alcuni racconti/romanzi novecenteschi (e non) attraverso un’analisi che, insieme alle tradizionali categorie narratologiche, utilizzerà le categorie socio-antropologiche proposte da Marc Augé.

IL TEMA DEL LAVORO NEL ROMANZO DEL 900: VOLPONI, BIANCIARDI, PARISE

IL TEMA DEL LAVORO NEL ROMANZO DEL 900: VOLPONI, BIANCIARDI, PARISE
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RITA CEGLIE, Il lavoro, la città e i suoi conflitti in Volponi, Biancardi, Parise.
Il mio percorso parte da Memoriale, l’esordio narrativo di P. Volponi del ’62, la cui stesura era durata due anni, e che esce a pochi mesi di distanza dal n. 4 di «Menabò» (1961) con cui Vittorini apre il dibattito su letteratura e industria. A narrare è l’operaio contadino Albino Saluggia nella forma di regressione analettica, un tisico e nevrotico, che dal lago di Candia nel Canavese ogni giorno arriva in treno alla “fabbrica X” per farvi ritorno solo alla sera.
Con L. Bianciardi e G. Parise ci spostiamo in una città del Nord, molto probabilmente Milano, capitale indiscussa del “miracolo economico”, dove entrambi gli autori arrivano, lasciando il microcosmo della provincia per lavorare in una casa editrice, la Feltrinelli il primo, la Garzanti il secondo.
Su questo scenario della nuova antropologia “miracolata” si colloca la vicenda de La vita agra di L. Bianciardi (1962) e de Il padrone di G. Parise (1965).

LA STORIA DELLE GUERRE DEL 900 ATTRAVERSO I PAESAGGI

LA STORIA DELLE GUERRE DEL 900 ATTRAVERSO I PAESAGGI
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CINZIA SPINGOLA, Quando i luoghi raccontano la Storia (e le storie), tra realtà, finzione e memoria
Cosa succede ai luoghi della Storia, per esempio della prima e della Seconda guerra mondiale o dei conflitti nella ex Jugoslavia, quando la letteratura li esplora e li ripercorre attraverso la memoria dei protagonisti o l’esperienza straniante del viaggiatore?… L’attenzione per i paesaggi narrati, che «pungono e trapungono» (A. Zanzotto, 2001) le identità e le vicende umane di ieri e di oggi, può contribuire all’approfondimento didattico delle letture, aperte alle contaminazioni con altri linguaggi e alla consapevolezza della complessità delle scritture e delle sue interpretazioni.

IL RUOLO DELLE PIANURE E DEL RACCONTO ORALE NEL ROMANZO DEL SECONDO 900 TRA CELATI E VASSALLI

IL RUOLO DELLE PIANURE E DEL RACCONTO ORALE NEL ROMANZO DEL SECONDO 900 TRA CELATI E VASSALLI
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CRISTINA NESI, Pianure e oralità nella letteratura degli anni Ottanta: Gianni Celati e Sebastiano Vassalli
Le pianure attengono all’ortogonalità del paesaggio antropizzato ma anche, come vuole Bachelard, al tema del disorientamento. Sono «luoghi del nulla», per Cavazzoni, che si riempiono «di tutte le tentazioni» e capaci di accogliere «tutte le cose» (Celati) che emergono al diradarsi delle nebbie invernali, delle caligini estive, del lucore latteo dell’alba come ne La chimera di Vassalli. Dissolta l’abituale solidità del mondo, le cose riacquistano in questi interstizi di passaggio «le apparenze disperse negli spazi» (Celati) …..Per farlo, si affidano all’epica della tradizione padana, alla lettura dei «libri ad alta voce», alle fiabe e alle novelle che celebrano la ‘meraviglia’ del sentito dire. 

IL ROMANZO DEL 900: TABUCCHI E IL SOGNO DI LISBONA

IL ROMANZO DEL 900: TABUCCHI E IL SOGNO DI LISBONA
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GIORGIA TOTOLA, A spasso per Lisbona in compagnia di Antonio Tabucchi
Nelle sue opere Tabucchi scardina le usuali leggi di successione spazio-temporale e mescola la realtà con la fantasia, capovolgendo sistematicamente la visione prospettica mediante gli espedienti retorici e strutturali offerti dalla letteratura. In tal modo, egli sembra impersonare non uno, bensì due scrittori, come se si fosse compiuto in lui il mistero dell’eteronimia pessoiana, e ora concede spazio al linguaggio del sogno e dell’allucinazione, ora sceglie momenti significativi della storia per intrecciarvi le sue funzioni.

DIARI E MEMORIALI DI MEDICI NELLE DUE GUERRE – I TEMI DELLA CURA

DIARI E MEMORIALI DI MEDICI NELLE DUE GUERRE – I TEMI DELLA CURA
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ALESSANDRO FERIOLI Medicina e parole che curano nella letteratura delle due Guerre mondiali                                                                                                    Questo contributo si propone di individuare alcuni aspetti  riguardo al medico-scrittore in guerra, la cui figura è qui esaminata da un lato riguardo all’arte di curare, anche attraverso una relazione incentrata sulla parola e sul conforto, in situazioni (trincea, prima linea, prigionia) dove chi soffre e chi cura sono accomunati dagli stessi patimenti, e dall’altro riguardo alla produzione letteraria del medico-scrittore